Tutti i vini prodotti ed etichettati dopo l’8 dicembre 2023 e venduti nell’Unione Europea devono riportare nuove informazioni, ma a seguito delle polemiche emerse a seguito delle ulteriori specifiche fornite dall’Europa a un paio di settimane dall’entrata in vigore della norma, il ministro per le politiche agricole Francesco Lollobrigida ha firmato un decreto che posticipa l’introduzione e l’applicazione della normativa europea sul cambio di etichettatura del vino.
L’obiettivo del Ministro era arrivare al Consiglio Europeo dell’Agricoltura e Pesca (Agrifish) previsto in questi giorni con la revisione del contenuto del Q&A 38, relativo alle indicazioni da apporre a fianco di eventuali QR Code informativi nelle etichette e anche per ottenere la possibilità per le imprese produttrici di andare a consumare fino ad esaurimento tutte le etichette stampate prima dell’8 dicembre per non impattare sugli investimenti già fatti.
I punti di novità che la normativa già prevede sostanzialmente riguardano l’obbligo per i produttori di fornire ai consumatori informazioni sulle allergie, sull’energia, sugli ingredienti e sulla nutrizione che dovranno essere riportate sull’etichetta fisica del vino.
Le informazioni energetiche, simili alla dichiarazione delle calorie negli Stati Uniti, devono essere indicate sulle etichette dei vini con il simbolo “E”, sulla base di una porzione di 100 ml. Allo stesso modo dovranno essere indicati allergeni ed ingredienti in modo ben visibile sull’etichetta del vino, sotto la dicitura “Contiene”, punto che è divenuto oggetto del contendere.
L’elenco delle intolleranze e degli allergeni noti* e le note su come indicarli sono riportati nel Regolamento (UE) 1169/2011, all’articolo 9, sezione 1, lettera c). Mentre le informazioni sugli ingredienti e sulla nutrizione possono essere fornite elettronicamente tramite un codice QR o un link web. Il codice QR deve essere stampato sull’etichetta posteriore del prodotto. Scansionando il codice QR sull’etichetta, i consumatori possono accedere a tutte queste informazioni nella lingua che preferiscono.
Questo nuovo regolamento comporta indubbiamente un aumento dei costi per i produttori di vino, che saranno costretti a modificare le etichette aggiungendo il codice QR e l’etichetta energetica e a costruire, per chi non lo avesse già, un database informatico a disposizione del consumatore con tutte le informazioni previste in etichetta per ogni singolo prodotto.
Il codice QR o il link web non potranno indirizzare il consumatore a una pagina web con informazioni di marketing o di vendita, o che tracci gli utenti, ma potrebbero per i produttori comunque rappresentare l’occasione di fornire dati di tracciabilità a garanzia dell’autenticità del prodotto.
Come le diverse nazioni europee si comporteranno in merito alla nuova normativa e alle problematiche causate dalla circolare esplicativa lo sapremo domani alla chiusura di Agrifish e ovviamente vi terremo aggiornati.